martedì 19 giugno 2012

Pathfinder in Italia


Moduli di Pathfinder allo stand Wyrd di Lucca
Da più parti la linea Pathfinder è considerata la vera quarta edizione di D&D (o meglio 3,75). Pathfinder ha un regolamento erede naturale di D&D 3.5 soprattutto perché si basa sul ben conosciuto d20 system. Per questo motivo la notizia che la Wyrd Edizioni avrebbe tradotto la linea Pathfinder in Italia era stata accolta con molto favore dai giocatori di ruolo scontenti della quarta edizione di D&D. Le basi per portare Pathfinder al successo anche nel nostro paese c’erano tutte, ma una politica, a mio avviso pessima, della gestione delle uscite dei manuali da parte della Wyrd ha rallentato di molto la diffusione del prodotto. Per un paio d’anni i manuali tradotti sono stati ben al di sotto delle aspettative, soprattutto per il numero di uscite. La comunicazione della Wyrd con il bacino utenti di Pathfinder è stata a dir poco scandalosa. Il peggior esempio è stato il manuale base di Pathfinder che è stato annunciato con la possibilità di prenotazione e poi, nonostante la wyrd avesse comunicato che il manuale fosse in stampa e successivamente in spedizione, questo ha subito un ritardo notevole (quasi un’anno dall’annuncio) risultando pieno di refusi ed errori (che sono legittimi in un manuale di quella mole, ma che non sono ammissibili per via di quanto annunciato e poi disatteso sull’uscita del manuale). Nell’era di internet non è più concepibile una così approssimativa gestione della comunicazione da parte di una casa editrice, per piccola che sia. Molto meglio il silenzio per qualche tempo e  rilasciare gli annunci con in mano qualcosa di definitivo.
Nonostante l’inesperienza della Wyrd in fatto di comunicazione, i manuali e i moduli tradotti sono decisamente di ottima qualità e questo ha permesso il diffondersi del prodotto Pathfinder in maniera netta e decisa. Per un paio d’anni, complice la crisi e la pessima gestione della wyrd, i prodotti disponibili in italiano non sono stati molti. Per spezzare una lancia in favore della Wyrd, bisogna dire che il periodo di crisi mondiale non aiuta certo ad investimenti nei quali non si ha certezza di un sicuro guadagno e i GdR non danno questa sicurezza. Questa potrebbe essere l’ipotesi maggiore per il numero esiguo di prodotti pubblicati.
Attualmente la situazione sembra essere cambiata, soprattutto perché la wyrd si occupa solamente di tradurre i prodotti, mentre la distribuzione e la comunicazione con il pubblico è lasciata a Giochi Uniti che ha acquistato i diritti di pubblicazione di Pathfinder in Italia. Nei primi mesi di quest’anno abbiamo assistito ad un notevole incremento di intenti e materiale pubblicato. In pochi mesi abbiamo avuto la ristampa del manuale base, oramai esaurito da tempo, la pubblicazione a distanza di un mese dall’atro, di due capitoli dell’Adventure Path del Concilio dei Ladri, fermo da più di un anno e mezzo e per ultimo il Bestiario 2 ora disponibile. Questo perché Giochi Uniti è un editore molto più grande di Wyrd con un apparato di distribuzione maggiore rispetto alla piccola casa editrice abruzzese. Unico difetto è il cambio di formato nelle pubblicazioni (il terzo modulo della saga concilio dei ladri è più piccolo) e il gigantesco logo Giochi Uniti stampato sulla copertina e sulla costoletta dei manuali. Rimango comunque fiducioso nelle possibilità di un esplosione del fenomeno Pathfinder in Italia che riporti in alto il Gioco di Ruolo nel nostro paese.

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