Moduli di Pathfinder allo stand Wyrd di Lucca |
Da più parti
la linea Pathfinder è considerata la vera quarta edizione di D&D (o meglio
3,75). Pathfinder ha un regolamento erede naturale di D&D 3.5 soprattutto
perché si basa sul ben conosciuto d20 system. Per questo motivo la notizia che
la Wyrd Edizioni avrebbe tradotto la linea Pathfinder in Italia era stata
accolta con molto favore dai giocatori di ruolo scontenti della quarta edizione
di D&D. Le basi per portare Pathfinder al successo anche nel nostro paese
c’erano tutte, ma una politica, a mio avviso pessima, della gestione delle
uscite dei manuali da parte della Wyrd ha rallentato di molto la diffusione del
prodotto. Per un paio d’anni i manuali tradotti sono stati ben al di sotto
delle aspettative, soprattutto per il numero di uscite. La comunicazione della
Wyrd con il bacino utenti di Pathfinder è stata a dir poco scandalosa. Il
peggior esempio è stato il manuale base di Pathfinder che è stato annunciato
con la possibilità di prenotazione e poi, nonostante la wyrd avesse comunicato
che il manuale fosse in stampa e successivamente in spedizione, questo ha
subito un ritardo notevole (quasi un’anno dall’annuncio) risultando pieno di
refusi ed errori (che sono legittimi in un manuale di quella mole, ma che non
sono ammissibili per via di quanto annunciato e poi disatteso sull’uscita del
manuale). Nell’era di internet non è più concepibile una così approssimativa
gestione della comunicazione da parte di una casa editrice, per piccola che
sia. Molto meglio il silenzio per qualche tempo e rilasciare gli annunci con in mano qualcosa di
definitivo.
Nonostante
l’inesperienza della Wyrd in fatto di comunicazione, i manuali e i moduli
tradotti sono decisamente di ottima qualità e questo ha permesso il diffondersi
del prodotto Pathfinder in maniera netta e decisa. Per un paio d’anni, complice
la crisi e la pessima gestione della wyrd, i prodotti disponibili in italiano non
sono stati molti. Per spezzare una lancia in favore della Wyrd, bisogna dire
che il periodo di crisi mondiale non aiuta certo ad investimenti nei quali non
si ha certezza di un sicuro guadagno e i GdR non danno questa sicurezza. Questa
potrebbe essere l’ipotesi maggiore per il numero esiguo di prodotti pubblicati.
Attualmente
la situazione sembra essere cambiata, soprattutto perché la wyrd si occupa
solamente di tradurre i prodotti, mentre la distribuzione e la comunicazione
con il pubblico è lasciata a Giochi Uniti che ha acquistato i diritti di
pubblicazione di Pathfinder in Italia. Nei primi mesi di quest’anno abbiamo
assistito ad un notevole incremento di intenti e materiale pubblicato. In pochi
mesi abbiamo avuto la ristampa del manuale base, oramai esaurito da tempo, la
pubblicazione a distanza di un mese dall’atro, di due capitoli dell’Adventure
Path del Concilio dei Ladri, fermo da più di un anno e mezzo e per ultimo il Bestiario
2 ora disponibile. Questo perché Giochi Uniti è un editore molto più grande di
Wyrd con un apparato di distribuzione maggiore rispetto alla piccola casa
editrice abruzzese. Unico difetto è il cambio di formato nelle pubblicazioni
(il terzo modulo della saga concilio dei ladri è più piccolo) e il gigantesco
logo Giochi Uniti stampato sulla copertina e sulla costoletta dei manuali.
Rimango comunque fiducioso nelle possibilità di un esplosione del fenomeno
Pathfinder in Italia che riporti in alto il Gioco di Ruolo nel nostro paese.
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