mercoledì 13 giugno 2012

La situazione attuale nel mercato dei GdR Fantasy


Il mondo dei giochi di ruolo è indissolubilmente legato a Dungeons & Dragons capostipite del genere. Molto spesso lo stato di salute del mercato di GdR si misura con le vendite di D&D e basandoci su questo presupposto, potremmo dire che attualmente siamo messi decisamente male.
L'unico Anello, presentato a Lucca 2011
La situazione italiana di D&D è decisamente nera e all’estero non siamo messi meglio e sembra di essere tornati indietro di vent’anni anche se fortunatamente oggi non esiste più solamente D&D, ma sono disponibili altre scelte di “derivati” del capostipite che godono di buona salute e garantiscono una buona linfa e  che ci permettono di dire che la situazione attuale dei GdR è grave, ma stabile. Ovvero, siamo ad un passo dal baratro, ma stiamo facendo passi avanti per allontanarci dal burrone.
Pathfinder e una buona dose di retro cloni, garantiscono sopravvivenza al genere fantasy in attesa del ritorno del Re con una nuova edizione. I prodotti attualmente sul mercato sono quasi tutti ispirati a D&D, fatta eccezione per L’Unico Anello e Runequest II che offrono varietà al regolamento e al genere. Ma come siamo arrivati a questo periodo tormentato?  Ovviamente la crisi mondiale ha influito molto sulla situazione, e questo a portato alle case editrici italiane a ridurre il quantitativo di materiale tradotto e stampato per la vendita. In effetti negli ultimi anni c’è stata una crescita esponenziale di prodotti disponibili per i GdR e se il mercato americano ha un bacino più ampio di utenti, il piccolo mercato italiano non poteva sopportare per molto la mole di libri e supplementi prodotti e tradotti per un unico formato di gioco. infatti siamo arrivati al punto che il mercato si è per così dire, intasato e si sono dovute fare delle scelte. A mio avviso, la scarsa qualità della quarta edizione di D&d,   ha permesso al prodotto Pathfinder  di trovare molto spazio e questo ha destabilizzato il mercato italiano. Se prima avevamo un solo traduttore e distributore che trainava il gioco fantasy (la 25 edition con il supporto dell’Asterion Press), con la presenza di Pathfinder il giocatore si è trovato davanti ad una scelta qualitativa ed economica. Per giocare a Pathfinder si possono usare sostanzialmente gli stessi prodotti della precedente edizione di D&D, e una volta svanito l’effetto novità della quarta edizione, molti sono ritornati alle origini. Questa scelta ha portato alla ribalta Pathfinder e tutto il genere dei retro cloni. Questa situazione rispecchia quanto sta accadendo all’esterno e non è una prerogativa solo italiana.
L'ultima edizione di D&D - Essential
Poche settimane fa abbiamo assistito ad un primo passo verso qualcosa di “nuovo”.  Molti giocatori hanno iniziato la prima fase di playtest della nuova edizione di D&D, e i presupposti per un ritorno in grande stile, almeno per il comparto regole, ci sono. Rimangono i dubbi su come sarà distribuito il prodotto. Sarebbe utile pubblicare prodotti  a basso costo e fini a se stessi, per evitare centinaia di supplementi inutili e ridondanti. Le vecchie idee delle scatole con libro di regolamento e un’avventura o supplemento, potrebbero essere più innovative di quanto si crede e questo renderebbe più facile e appetibile al distribuzione. Al momento possiamo solamente dedicarci a quanto disponibile e attendere fino al prossimo anno sperando in una svolta positiva del mercato.

Nessun commento:

Posta un commento